GIOIA, un testo che porta il nome di ognuno di voi. Un testo reso possibile garzie alla complicità tra chi ha narrato, chi ha scritto, chi ha ascoltato e chi erediterà, reinventando con tocco personale, piatti che hanno una storia, ed altri che attendono che la storia venga scritta.
Queste ricette ci insegnano prima di tutto a parlare, a “fare salotto”, un salotto sano, elegante e genuino, a sbirciare l’uno dentro i fornelli dell’altro. Perchè condividere un pasto è un gesto intimo, come intimo è il gesto gesto delle mani tra i capelli di cui mi fate dono tutti i giorni.
A voi, ai vostri cari, a chi ne ha bisogno, auguro la Gioia, la stessa che ho sperimentato accogliendovi nella mia vita e nel mio salone.
Bellissime persone che ogni giorno con la presenza, lo spirito, i sorrisi, le parole, la comprensione e la fiducia, alimentate instancabilmente la mia passione e rendete il mondo un posto migliore.
Voi che, con entusiasmo, avete impugnato la penna per gioco e ignare del motivo, mi avete fatto dono di una piccola parte di “famiglia”.
Gioia: ricette di famiglia, di tradizioni, di…amore.
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